Le recenti relazioni culturali instauratesi tra la Galleria e il comune abruzzese di Santo Stefano di Sessanio, hanno reso possibile che venisse allestita una nuova esposizione in quel territorio un tempo strettamente connesso a Firenze.
Fin dal 1579 infatti, Francesco de' Medici granduca di Toscana, acquisì quei possedimenti che rimasero proprietà del casato fiorentino fino al 1743. Il percorso espositivo si articola in tre diversi ambienti, ciascuno dei quali illustra aspetti importanti della realtà rurale: il paesaggio, i mestieri legati alla vita montana e quelli della vita contadina. Accanto ai dipinti (Lorrain, Guercino, Filippo Napoletano, Bassano) sono esposti preziosi marmi romani, che hanno il compito d’illustrare i sentimenti degli antichi nei riguardi di quegli stessi temi esibiti nei quadri. La mostra, come è ormai nell’uso della Galleria, mira a indirizzare l’attenzione del pubblico verso opere meno celebrate di artisti pur sempre noti e verso creazioni di maestri di minor fama, ma non per questo meno poetici, con l’auspicio che anche questa nuova opportunità consenta a Santo Stefano di Sessanio di rinnovare il successo dello scorso anno di 'Condivisione di affetti'. Questo progetto è stato realizzato anche grazie al generoso contributo degli Amici degli Uffizi.